‘L’accordo raggiunto al Consiglio europeo di oggi è un passo in avanti ma è solo l’inizio di un percorso; il rafforzamento delle procedure di identificazione deve andare di pari passo con la programmazione comune dei flussi e della ripartizione equa tra gli stati membri dei rifugiati’.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Roberto Cociancich, responsabile Europa Pd e capogruppo nella Commissione Politiche europee a Palazzo Madama.
‘Non deve sfuggire come una risposta immediata sia strettamente connessa ad una questione giuridica primaria – sottolinea Cociancich – Serve una modifica del regolamento di Dublino II che chiaramente non è più in grado di rispondere alle criticità attuali. Il regolamento impedisce infatti agli immigrati, qualora identificati in Italia, di lasciare il nostro Paese. Se l’obiettivo del legislatore europeo era quello di evitare che i richiedenti asilo fossero inviati da un Paese all’altro dell’Unione risulta altresì inconcepibile che, nella situazione emergenziale odierna, l’onere dell’ingresso di masse di povera gente del Nord Africa non si affronti seriamente secondo un approccio europeo integrato, lasciando in mano al cinismo e alla spietatezza degli scafisti la sorte di intere famiglie disperate e in cerca di quei minimi diritti sociali e civili nel nostro continente’ conclude l’esponente pd.

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