“In queste ore di combattimenti e fortissima preoccupazione per le condizioni di civili ucraini, donne, bambini, neonati, che il mondo intero ha visto costretti a trovare riparo nei sotterranei delle metro, nei rifugi, o incolonnati in auto in fuga verso l’Occidente, cresce la resistenza ucraina ma anche i gesti di “disobbedienza” da parte russa ai diktat di Putin. Ne sono testimonianza le manifestazioni per la pace animate soprattutto da giovani russi, o le parole del deputato della Duma che ha chiesto lo stop alla guerra e penso soprattutto alla scelta di
Elena Kovalskaya, direttrice del Teatro statale e Centro Culturale Vsevolod Meyerhold di Mosca, di dimettersi per protesta contro l’invasione dell’Ucraina. “Impossibile ricevere uno stipendio da un assassino” ha spiegato la direttrice. Gesti, parole, scelte di straordinario coraggio, forza, dignità che accendono la speranza nel mondo nel fatto che contro la brutalità della sopraffazione c’è un sentimento di resistenza e libertà che non si piega. Mi auguro e spero che la guerra si fermi al più presto e che atti di forte ribellione e libertà come quello di Elena Kovalskaya, che sta mettendo a rischio la propria vita e diritti umani e civili, siano riconosciuti come tali a livello internazionale e sia fornita tutta la eventuale protezione e sostegno necessari” lo dichiara la capogruppo Pd in commissione diritti umani del Senato Valeria Fedeli.

 


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