‘Dopo l’ennesima tragedia del mare costata tante vittime, c’e’ da essere stupiti da una discussione sempre uguale a se stessa da troppo tempo. Il problema non e’ tornare a Mare Nostrum o pensare esclusivamente di rafforzare Triton. Il tema centrale e’ cio’ che avviene nei Paesi dai quali quelle donne e quegli uomini fuggono e in particolare dalla Libia, da dove prevalentemente partono. Siamo consapevoli della immane tragedia in corso e della necessita’ di compiere ogni sforzo per salvare vite umane, tuttavia simili disgrazie non sono conseguenza oggi di Triton come ieri non lo erano di Mare Nostrum. Certo, occorre fare il massimo per salvare le vite ma il punto fondamentale e’ la situazione fuori controllo in cui si trova oggi la Libia. Se non si ferma il flusso della disperazione che ogni giorno prende il mare dalle sue coste non esiste impegno umanitario che sia in grado di evitare il ripetersi di simili sciagure. L’Italia che pure fa tutto cio’ che e’ nelle sue possibilita’ grazie all’impegno delle nostre forze armate, da sola non puo’ gestire un esodo che assume dimensioni sempre crescenti e che con l’arrivo della buona stagione tendera’ ad intensificarsi. L’Europa quindi e’ chiamata a dare un risposta concreta, a dare prova della sua esistenza come soggetto politico; e deve essere altrettanto chiaro che la soluzione del problema non e’ solo l’azione in mare ma sulle coste dall’altra parte del Mediterraneo. E su questo la comunita’ internazionale non puo’ piu’ indugiare’. Lo dice Nicola Latorre, presidente commissione Difesa del Senato.

Ne Parlano