‘Sullo sfondo di quanto è accaduto oggi pesano gli effetti perversi della legge detta Bossi-Fini e delle politiche di respingimento, già più volte criticate e condannate dagli organismi sovranazionali, dalla Corte europea e dalle organizzazioni umanitarie come profondamente inique. Nel momento del dolore e del lutto, questo non dobbiamo dimenticarlo’. Lo afferma il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani a Palazzo Madama. ‘Voglio ricordare un dato importante – sottolinea l’esponente pd – dal 1988 al 2011, secondo le stime di un coordinamento di organizzazioni religiose internazionali e secondo quelle di ‘Fortress Europe’ e di ‘A Buon Diritto’, nel mare Mediterraneo sono morti mediamente sei-sette migranti ala giorno che cercavano di raggiungere le coste italiane e il continente europeo. Una macabra contabilità ci affida queste cifre crudeli. Un ulteriore elemento drammatico è rappresentato dal fatto che possiamo ricorrere solo a stime, probabilmente valutate per difetto. Si tratta, infatti, di persone in gran parte senza un nome e un cognome, senza una biografia conosciuta, senza una storia nota, senza una rete familiare, parentale e sociale ricostruibile. E le loro morti sono altrettanto difficili da documentare. Dunque, questa triste contabilità è fatalmente approssimativa’. ‘Non è l’Italia, è l’Italia nell’Europa, è l’Europa con l’Italia che devono affrontare questo immenso problema – conclude Manconi – rendendo la nostra agenda politica finalmente adeguata a quanto la realtà ci impone’.

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