‘Matteo Renzi, presidente del Consiglio: ‘La priorità assoluta è fermare i trafficanti di esseri umani’. Ban Ki-moon, segretario generale dell’Onu: ‘Le autorità italiane devono concentrarsi soprattutto sul salvataggio delle vite dei migranti e sulla tutela della loro sicurezza e dei loro diritti e no a ogni soluzione militare’. Ascoltate tutte le parole di Renzi da domenica 19 aprile a ieri, e ascoltate le parole di Ban Ki-moon, è facile constatare come in queste ultime vi sia molta più politica e geo politica, molta più concretezza e pragmatismo, molta più razionalità e lungimiranza di quanto se ne ritrovi nelle dichiarazioni e negli atti del governo italiano. Anche perché, nonostante ciò che si affannano a dire gli zelanti corifei, è emersa limpidamente la distanza tra la strategia dell’Italia e dell’Europa e quella delle Nazioni unite. Per quel che vale, io sto con Ban Ki-moon. E non con i piccoli ammiragli in pedalò e con gli invecchiati giocatori di battaglia navale (C4, affondata!). Anche perché, messi tutti gli scafisti nelle condizioni di non nuocere, sappiamo che non una vita umana verrà per ciò stesso salvaguardata: migranti e richiedenti asilo moriranno un po’ più in là: nel deserto, nel Sinai, nei lager della Libia’.
E’ quanto scrive in una nota il senatore del Partito democratico Luigi Manconi.

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