‘Quello di clandestinità è un reato orribile che punisce non per ciò che si fa ma per ciò che si è. Non per un delitto commesso, ma per una condizione di vita: migrante, fuggiasco, povero. E questo contribuisce a riportare il nostro ordinamento giuridico a una condizione precedente l’affermazione dello stato di diritto: sorprende che i tanti garantisti presenti nel PdL non siano finora insorti contro una norma così regressiva e liberticida. E si tratta di un reato assai pericoloso perché rappresenta l’immigrato e il richiedente asilo come un nemico’. Lo dichiara Luigi Manconi, senatore del Partito Democratico, che ha presentato un disegno di legge per l’abrogazione del reato di clandestinità. ‘Inoltre, l’ingresso e la permanenza irregolari nel territorio dello Stato – continua – rischiano di sottrarre l’imputato alle garanzie previste dalla direttiva rimpatri che non si applica, appunto, alla materia penale. Infine, e palesemente, quel reato non contribuisce in alcun modo a contenere i flussi migratori, mentre aggrava ulteriormente il contenzioso giudiziario penale. Una ragione in più per abrogare una norma inutile e ottusa, tanto più che la Corte Costituzionale, nel Luglio del 2010, ha dichiarato illegittima l’aggravante di clandestinità’.

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