Un’iniziativa politica che coinvolga i parlamentari dei Paesi che hanno come l’Italia una rappresentanza dei cittadini all’estero (Portogallo, Spagna, Francia, Romania e dal 1 luglio anche la Croazia) , riunendoli a colloquio presso il Senato della Repubblica: è la proposta che il presidente del Comitato per le Questioni degli italiani all’estero Claudio Micheloni si appresta a formalizzare al presidente Pietro Grasso, dopo averla illustrata al comitato stamattina, come reazione alla messa in discussione della circoscrizione estero da parte del documento dei saggi. ‘Un colloquio che coinvolgerebbe i parlamenti dell’Unione Europea che hanno una rappresentanza magari non uguale, ma simile alla nostra – spiega Micheloni – e nel quale speriamo di coinvolgere i vicepresidenti italiani al Parlamento Europeo, le commissioni Affari costituzionali e spero lo stesso ministro delle Riforme Quagliariello. Un confronto di alto profilo politico-culturale, una riflessione di fondo sulla valenza di parlamentari eletti all’estero nei Parlamenti nazionali’ ma anche su come riposizionare la loro presenza nell’ambito di una possibile riforma dell’ordinamento costituzionale. ‘Su questo ci sono allo stato attuale idee differenti, ma c’è la convinzione che probabilmente troveremo abbastanza facilmente un’intesa’. Il confronto immaginato dal Comitato dovrà avvenire ‘entro la fine dell’estate, al massimo la seconda settimana di luglio, o non ha più senso. In Svizzera questa nostra esperienza interessa moltissimo, la Francia è la prima volta che ci copia e ha una rappresentanza molto più ampia della nostra in proporzione’.

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