A preoccupare Edoardo Patriarca, senatore del Pd, non è solo il fatto in sé ma «l`escalation di abusi e atti sconsiderati» della polizia frontaliera francese. «Mettiamo in fila i fatti – è l`invito del parlamentare di area cattolica -. Il blitz a Bardonecchia, la guida alpina accusata per aver soccorso una donna incinta, i respingimenti di disperati in cammino nella neve. È la linea ufficiale di Parigi? Macron a parole dice altro, ci spieghi…».
Lei assumerà delle iniziative?
Preparerò un`interrogazione. E’ credo che la commissione dei 27, incaricata di gestire i dossier più delicati sino alla nascita di un nuovo esecutivo, debba proporre una posizione unitaria del Parlamento.
Ieri dai partiti pochi segnali di unità…
Centrodestra e M5s sono ancora in campagna elettorale. Noi abbiamo fatto passi avanti su questi temi, forse non sufficienti. Ma adesso loro devono portare proposte e condividere le responsabilità.
Oggi facciamo i conti con questa brutta sensazione di essere alla mercè degli altri Stati…
È legittimo il richiamo all`orgoglio nazionale e anche la considerazione per cui lo stallo politico ci può indebolire nei rapporti con i Paesi Ue. Ma prima ancora penso che questi atti non facciano onore alla Francia e ai francesi, all`umanesimo che professano in ogni sede. Qui parliamo di gesti che non considerano la dignità della persona. La loro polizia frontaliera sta affrontando con un legalismo disarmante un fenomeno limitato nei numeri. Questo è il segnale che mi preoccupa.
Si guarda alle opinioni pubbliche interne…
Sì, ma non si può più andare in ordine sparso. Ogni Stato si affida a gesti estemporanei e provocazioni. Francia, Italia e Germania convochino un vertice ad hoc per definire politiche comuni.


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