“La legge Bossi-Fini sta ingolfando i tribunali e costando ai contribuenti cifre enormi, va cambiata subito, o sarà impossibile gestire il numero di richiedenti asilo arrivati in Italia”. Lo dice Laura Puppato, commentando le criticità evidenziate dal Tribunale di Venezia.
“È una legge promulgata dal centrodestra come specchietto per le allodole, per mostrare che si stava facendo qualcosa, ma in realtà finisce per perseguire l’obiettivo contrario a quello che in teoria si prefiggeva – ha spiegato Puppato – infatti in questo modo si è allungato a dismisura l’iter per accertare la clandestinità che deve passare per tre gradi di giudizio, ovviamente tutto a spese del contribuente, visto che chi arriva è quasi sempre nullatenente, ma ha comunque diritto a riconoscersi l’intero iter giudiziario, complice anche l’obbligatorietà dell’azione penale è evidente come serva immediatamente ripensare la legge, al limite del demenziale”.
“È necessario anche semplificare l’iter di identificazione ed eventuale espulsione dove non vi siano i presupposti per il diritto di soggiorno, ne ho parlato recentemente con il Ministro Orlando, indugiare in questo settore può determinare l’ingestibilità dell’intera questione” ha concluso.


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