Italia chiarisca posizione su autonomia di questo popolo
 Il senatore del Pd Stefano Vaccari, a nome del neonato intergruppo parlamentare di solidarietà al popolo Sahrawi (che conta già 90 aderenti tra Camera e Senato) ha presentato assieme ai colleghi senatori aderenti un’interrogazione parlamentare, rivolta ai ministri degli Esteri Emma Bonino e degli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, per ‘fare luce sui recenti ritrovamenti di fosse comuni di desaperecidos sahrawi’ e chiedere, più in generale, anche una presa di ‘posizione del nostro Paese rispetto all’attuale condizione del popolo sahrawi, affinché siano pienamente rispettati i diritti umani di questa popolazione, che attende dal 1976 una soluzione al proprio diritto all’autodeterminazione, e al fine di garantire pace e sicurezza nel Maghreb e nella regione del Sahel’. Nell’interrogazione si ricostruisce l’attuale situazione del popolo Sahrawi, a partire dal fatto che il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha prorogato fino al 30 aprile 2014 la missione internazionale di interposizione MINURSO, di cui fanno parte anche militari italiani. In particolare, i parlamentari chiedono al governo di ‘intraprendere ogni azione politica e diplomatica utile a livello nazionale, europeo e internazionale affinché siano avviate ulteriori indagini e accertamenti sulle fosse comuni di desaparecidos sahrawi, nonché chiarite le relative responsabilità’. Questi luoghi devono essere protetti e studiati secondo gli standard internazionali da esperti indipendenti, i soli in grado di fare luce su questi drammatici fatti, chiedendo che siano identificati i corpi e restituiti ai famigliari’. Si chiede anche all’Esecutivo ‘se non ritenga l’accordo commerciale di sfruttamento delle risorse ittiche del Sahara occidentale da parte del Regno del Marocco altamente contraddittorio e inaccettabile, in quanto teso a riconoscere al Marocco il controllo e lo sfruttamento delle acque territoriali del Sahara Occidentale, in violazione del diritto internazionale. Ora che l’attuale accordo di pesca con il Marocco deve essere rinnovato, il Sahara Occidentale dovrebbe essere esplicitamente escluso dalla sua applicabilità territoriale’. Altra nota dolente sono le procedure di giudizio da parte del Marocco nei confronti di cittadini sahrawi. I senatori chiedono al governo di ‘intervenire sul Governo marocchino affinché venga garantito loro il diritto alla difesa e la possibilità di essere supportati da organizzazioni internazionali, e in particolare sia rivista la dura sentenza di condanna verso 23 civili sahrawi, tutt’ora in carcere, accusati ingiustamente di reati durante la manifestazione pacifica svoltasi a Gdeim Izik nei territori occupati del Sahara Occidentale nel gennaio 2011’.

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