05
febbraio
05/02/2015

Biblioteca del Senato 'Giovanni Spadolini', Sala Atti Parlamentari - ore 14.30





50 anni fa durante i lavori della costruzione della diga morirono 88 lavoratori di cui 56 Italiani e 23 Svizzeri.
‘Non dimenticare la tragedia di Mattmark che costo la vita a tanti lavoratori italiani emigrati in Svizzera’. Per questo il 12 febbraio 2015 sarà inaugurata a Roma, presso la Biblioteca del Senato ‘Giovanni Spadolini’ Sala degli Atti parlamentari, la Mostra fotografica ‘Mattmark Tragedia nella Montagna’.
Parteciperanno Claudio Micheloni, Sergio Zavoli, Pier Ferdinando Casini e Valentina Paris. Inoltre, saranno presenti i curatori della Mostra e del catalogo, Domenico Mesiano e Stéphane Marti, e il responsabile della ricerca storico – sociale Sandro Cattacin.
In occasione della Mostra è stato pubblicato un catalogo e sarà proiettato un film, elaborato sulla base di documentazione storica e di interviste a persone che hanno vissuto quei momenti direttamente sui luoghi della tragedia. Il filmato è stato realizzato con la collaborazione di Nicolas Brun.
Sono già passati 50 anni da quel fatidico 30 agosto 1965, quando il crollo del ghiacciaio dell’Allalin, durante i lavori della costruzione della diga di Mattmark, provocò la morte di 88 lavoratori di cui 56 Italiani e 23 Svizzeri. Purtroppo, nella storia dell’emigrazione e del mondo del lavoro, quella tragedia non era la prima e non sarebbe stata nemmeno l’ultima.
Promossa dalle Associazioni ed Enti italiani che operano in Vallese, questa manifestazione rappresenta il primo degli eventi che il Comitato ad hoc, costituito da Italiani e Svizzeri, per la celebrazione del 50° Anniversario della Tragedia di Mattmark, ha progettato per onorare la memoria ed il sacrifico di quei morti. In questa Commemorazione si vogliono idealmente accomunare tutti i lavoratori migranti che, in ogni luogo ed in ogni tempo, partiti per spezzare la catena di miseria e povertà che attanagliava le loro famiglie, rimasero vittime sul lavoro in spaventosi incidenti.
Successivamente, il programma delle manifestazioni prevede altri momenti importanti tra cui l’organizzazione della Mostra in molte località del Vallese, a Belluno, a Zurigo e a Bruxelles. Accanto all’esposizione di materiale video-fotografico e documentale dell’epoca, ci saranno momenti di discussione e testimonianze sulle diverse problematiche che toccano la realtà sociale del Vallese. In particolare, sulle tematiche dell’integrazione degli stranieri, dei cambiamenti economici dovuti alla produzione di energia elettrica, delle politiche di prevenzione e dei rischi sul lavoro. In questo contesto saranno presentati studi e ricerche storico – sociologiche da parte di studiosi, singoli ricercatori ed istituzioni universitarie come la Facoltà di Sociologia dell’Università di Ginevra.