‘Continuare sulla strada delle riforme per dare impulso all’economia reale. Certamente, il nostro Paese è più forte rispetto al 2012, quando massima è stata la crisi dell’euro, grazie al processo di modernizzazione messo in atto dal Governo. Adesso però la sfida è proseguire questo processo con convinzione, senza alcuna battuta d’arresto, per rendere la ripresa stabile’. Lo dichiara la senatrice del Pd, Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, dopo l’intervento del ministro dell’Economia Padoan nell’aula di Palazzo Madama.
Secondo Fabbri, ‘è positiva l’innovazione del mercato del lavoro con il Jobs act, ma altrettanto importante è la riforma della burocrazia, del sistema pensionistico e fiscale per ottenere, come ha detto il ministro Padoan, un consolidamento del ‘capitale della fiducia’, soprattutto da parte dei cittadini verso le istituzioni. Soltanto in questo modo – prosegue la senatrice Pd – sarà possibile arginare il dilagare di risposte populiste che, offrendo soluzioni semplicistiche e a buon mercato, non agiscono a livello strutturale rispetto ai problemi profondi. La crisi della Grecia è un monito per l’Italia proprio in questo senso: favorire la crescita e l’occupazione proseguendo il cammino delle riforme. Con tale consapevolezza – conclude Fabbri – il nostro Paese può offrire un contributo importante al raggiungimento di un accordo fra Grecia e creditori, ma anche alla stessa Europa, dove l’integrazione deve essere la vera stella polare per i paesi comunitari e i loro governi’.
Secondo Fabbri, ‘è positiva l’innovazione del mercato del lavoro con il Jobs act, ma altrettanto importante è la riforma della burocrazia, del sistema pensionistico e fiscale per ottenere, come ha detto il ministro Padoan, un consolidamento del ‘capitale della fiducia’, soprattutto da parte dei cittadini verso le istituzioni. Soltanto in questo modo – prosegue la senatrice Pd – sarà possibile arginare il dilagare di risposte populiste che, offrendo soluzioni semplicistiche e a buon mercato, non agiscono a livello strutturale rispetto ai problemi profondi. La crisi della Grecia è un monito per l’Italia proprio in questo senso: favorire la crescita e l’occupazione proseguendo il cammino delle riforme. Con tale consapevolezza – conclude Fabbri – il nostro Paese può offrire un contributo importante al raggiungimento di un accordo fra Grecia e creditori, ma anche alla stessa Europa, dove l’integrazione deve essere la vera stella polare per i paesi comunitari e i loro governi’.