“A dieci anni dal rogo della Thyssen-Krupp di Torino, giustizia non è stata pienamente fatta: i responsabili tedeschi condannati sono ancora liberi. E’ una costatazione amara, in particolare per le famiglie degli operai rimasti uccisi nel terribile incendio divampato la notte del 5 dicembre 2007, ma anche per la giustizia italiana. Grazie al coraggio e alla dedizione dell’allora pm Raffaele Guariniello, infatti, è stata scritta una pagina importante del diritto penale del lavoro. Quel terribile rogo ha segnato il nostro Paese, rafforzando la consapevolezza collettiva che si deve lottare ogni giorno per affermare una cultura della prevenzione e della dignità del lavoro. Soprattutto in questo momento in cui gli incidenti registrano una crescita preoccupante, dobbiamo vigilare sulla attuazione delle leggi che abbiamo e che sono efficaci, e penso per esempio al Testo Unico; rafforzare il ruolo dell’Ispettorato nazionale; promuovere un cambiamento culturale, anche presso le imprese, affinché la sicurezza sia percepita per ciò che realmente è, cioè un investimento e non un aggravio”. Lo afferma la senatrice del Pd Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro.
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