“La presentazione dell’emendamento del senatore Cociancich al ddl Editoria che fissa anche per i vertici Rai il tetto di 240mila euro alle loro retribuzioni è un atto importante che recepisce quanto votato già da tempo da tutte le forze politiche in Commissione Vigilanza su proposta del Pd. Si tratta di una misura che viene incontro a un criterio di equità per un’azienda che svolge servizio pubblico e anche a un’idea ben radicata tra i cittadini che i compensi debbano essere giusti ma non ‘stellari’, visto che a pagare è lo Stato. La speranza è che dall’approvazione di questo emendamento, la Rai sappia trarre la spinta per un codice di autoregolamentazione che non costringa in futuro nuovamente il Parlamento e il Governo a intervenire così addentro in questioni di natura strettamente aziendale”. Così la senatrice Camilla Fabbri (Pd), membro della Commissione Vigilanza Rai.


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