“Alla nuova campagna del ministero della Salute sulla fertilità va riconosciuta una cosa: la buona fede. Dopo gli esordi disastrosi a inizio mese sul fertility day, nonostante le innumerevoli, giustissime e più che fondate proteste, come se nulla fosse, al dicastero di Beatrice Lorenzin ci ricascano e presentano un nuovo scempio dove si definiscono i buoni, biondi e ariani, e i cattivi, neri, fumatori e capelloni. Molti sintetizzano questo con la parola razzismo. Forse hanno ragione ma voglio sperare che si tratti di insopportabile sciatteria, un peccato che in politica difficilmente si può perdonare. Rifletta il ministro”. Così la senatrice del Pd Camilla Fabbri.


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