“Alla luce di quanto verificatosi a Modugno, presso la fabbrica di fuochi d’artificio Bruscella Fireworks, ritengo doveroso e necessario proporre l’apertura di un fascicolo di indagine da parte della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro. Lunedì, giorno in cui è prevista la convocazione della Commissione stessa, avanzerò richiesta formale. Conoscendo la sensibilità degli altri colleghi che compongono l’organismo, sono convinta che si procederà alla sua istituzione”. Lo afferma Camilla Fabbri, senatrice del Pd e presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro. Spiega Fabbri: “Si tratta di un evento drammatico ma, purtroppo, tutt’altro che unico: negli ultimi 15 anni, sono stati molteplici gli incidenti, in grande parte con presenza di decessi, verificatisi nel nostro Paese proprio in questo settore produttivo. Appare dunque doveroso, da parte di tutte le istituzioni, offrire un contributo non solo per chiarire le cause che hanno determinato questo evento, ma anche per disporre tutte le misure necessarie per evitare che esso possa ripetersi. In Italia – prosegue- si continua a morire sul lavoro e di lavoro. Nel 2014 si sono registrati circa 700 infortuni, 1400 morti per malattie professionali (di cui 414 per amianto) e oltre 700 mila vittime di lesioni permanenti: si tratta di un fenomeno che ancora non abbiamo debellato e che merita la massima attenzione. Gli infortuni sul lavoro, e le morti che spesso ne scaturiscono, avvengono nei grandi siti industriali, ma anche e soprattutto nelle pmi e nelle attività a conduzione familiare, e in tutti i campi dell’occupazione. Fenomeni che si accrescono con il diffondersi del lavoro nero e della precarizzazione, alimentati dall’erronea convinzione che l’efficienza produttiva sia scoraggiata dal rigore sul fronte della sicurezza del lavoro. E’ indispensabile – conclude- garantire un numero sufficiente di controlli in merito al rispetto della legge, ma altrettanto fondamentale è raggiungere una qualità del lavoro ispettivo, soprattutto in settori come quello della produzione pirotecnica. La competenza specialistica del personale preposto ai controlli è un elemento fondamentale, così come il coordinamento di questa attività, perché ancora permane una deleteria sovrapposizione fra le competenze regionali e quelle dello Stato e, all’interno della cornice nazionale, fra i diversi soggetti che si occupano di sicurezza sul lavoro”.
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