“Finalmente ci allineiamo agli altri Paesi europei dando riconoscimento alla lingua dei segni italiana e alla LIS tattile. Con il voto di ieri del Senato si miglioreranno le condizioni d’inclusione nella vita sociale delle persone con disabilità uditiva o sordo-cieche, si faciliterà il loro accesso all’istruzione, al mondo del lavoro e nel rapporto con la pubblica amministrazione. Con questo provvedimento da un lato si agisce per favorire la prevenzione, con la diagnosi precoce e lo screening neonatale per un intervento tempestivo, dall’altro si dà pieno riconoscimento nella scuola alla lingua dei segni nell’ottica del bilinguismo”. Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.
“Al mondo della scuola e della formazione – spiega – è noto come gestire le diversità sia un’operazione complessa e difficile ma grazie a questa legge si faranno ulteriori passi avanti. A questo proposito mi pare doveroso sottolineare l’opera dell’ENS (Ente Nazionale Sordi), che in Friuli-Venezia Giulia ha sede in Valmaura, meritevole soprattutto per quanto riguarda le disabilità plurime, cioè i sordociechi, e quanto sta facendo anche l’Istituto Regionale Rittmeyer di Trieste, scuola d’eccellenza nazionale e internazionale, le cui esperienze si sono rivelate preziose per favorire la piena partecipazione e inclusione sociale delle persone sorde e sordocieche alla vita collettiva e per il riconoscimento della lingua dei segni italiana. Si tratta di eccellenze del nostro territorio che svolgono un lavoro importante – conclude Fasiolo – per questo mi auguro che la Camera approvi al più presto il ddl sulla LIS, facendo compiere all’Italia un salto di qualità in tema di diritti”.


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