Dobbiamo abbassare i toni e trovare una soluzione senza mortificare le diverse posizioni: lo diciamo tutti
ma poi i toni si rialzano. Dobbiamo esaminare attentamente le posizioni ormai arrivate sul tavolo. E dobbiamo, last but not least, contare attentamente i numeri. È dunque il momento della politica.
Speriamo della politica e non del politicismo strumentale che è la ragione principale per cui i diritti sono così indietro nel nostro paese. Lo sono infatti non per colpa dei laicisti e dei clericali (anche) ma soprattutto a causa dell`immorale costume di usare temi bioetici per trovare vantaggi politici, nell`indifferènza delle convinzioni scambiate con convenienze.
La situazione è complicata. Certo sarebbe stato meglio approvare un ddl che avesse riconosciuto tutti i diritti, ma proprio tutti, sociali e civili alle coppie omosessuali (come ci chiese la famosa sentenza del 2010). (Questo ddl fu firmato, all`inizio della legislatura, non da cattolici oltranzisti ma anche da molti dei senatori “segnalati” da gay.it, questo spiega le tante presenze “strane” nella lista). L`avremmo approvata con una maggioranza quasi assoluta e oggi avremmo (forse) già approvato anche una sacro santa riforma delle adozioni. Riforma che andrà fatta comunque.
Lo diciamo tutti (ma le cose che ci uniscono in questo paese e ancora di più nel Pd appassionano sempre meno di quelle che ci dividono), le adozioni non riguardano più come nel Novecento bambini abbandonati e come si diceva del “terzo mondo”. I bambini orfani, sfruttati, usati per il commercio di organi e di ogni nefandezza possibile non sono un`emergenza ma una vera e propria conseguenza endemica e strutturale dei nuovi conflitti geopolitici. Questo non è solo un fatto quantitativo che ci deve portare a unas emplice e banale facilitazione ad adottare ma ci richiede un vero e proprio cambiamento mentale dell`idea genitoèiale e del rapporto con l`infanzia. Questi temi sono emersi qua e là nella discussione sulle unioni, là dove alcuni di noi chiedevano di distinguere tra procreare e adottare, generare e allevare. Per questo non era surrettizia la condanna della maternità surrogata,che non va però strumentalizzata per non fare passare la legge. Ma siccome dobbiamo trovare ciò che unisce la smetto davvero con la tentazioné che avrei al lamento e alla recriminazione per tornare al punto. E me ne scuso.
Vediamo le proposte che abbiamo nello spazio intermedio tra stepchild adoption e affido rafforzato. Alcune sono tautologiche come quella del ricorso a una maggiore presenza dei giudici minori, che già c`è e che non può sostituire l`intervento legislativo o altre proposte estreme (non certo del Pd) come abolirla senza trovare una vera tutela dei figli che già ci sono. Ce ne sono altre che cercano invece di rispondere in primo luogo alla questione che è quella di non consentire che si vada all`estero, fare una maternità surrogata, tornare, fare l`unione e legittimare questa pratica facendo l`unione civile, e la seconda questione è quella di garantire la continuità affettiva considerando un lasso di tempo,senza nessun automatismo come rischia di esserci invece con la step nella sua versione attuale.
Infine un punto interessante è che moltissimi emendamenti del Pd stigmatizzano il ricorso all`utero in affitto cercando una soluzione a livello europeo. Ecco mi sembra che ci siano spunti interessanti in diversi emendamenti che affrontano seriamente queste questioni. E sui quali cominciare a lavorare in concreto.


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