‘E’ possibile tutelare i diritti delle unioni omosessuali senza aprire le porte a un simil matrimonio’
 Tra chi sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso e chi chiede di non fare nulla, c`è uno spazio di confronto ragionevole e non solo compromissorio, che può permettere di risolvere la questione in modo sereno e condiviso». Emma Fattorini, intellettuale cattolica e senatrice del Pd, spiega: «Con dei paletti precisi si può fare una buona legge senza inutili radicalismi, da una parte o dall`altra».
Lei non ha firmato la legge del renziano Marcucci. Perché?
Ci sono cose che condivido, altre no. Ma è una proposta aperta al confronto con il lavoro già svolto, che è stato tanto anche negli anni precedenti. La posizione raggiunta dal Pd mi sembra un ottimo punto di caduta.
Cosa prevede?
 Intanto una distinzione di fondo tra coppie etero e coppie omosessuali. Perché per le prime esistono già strumenti di tutela. A partire, ovviamente, dal matrimonio, che senza penalizzare le unioni di fatto, deve essere tutelato e valorizzato. Per le coppie omosessuali, invece, non c`è a oggi alcuna tutela.
 Come regolare queste convivenze?
Voterei una legge che conceda i cosiddetti diritti di civiltà: l`eredità, le visite in carcere o in ospedale, la casa, la voltura dei contratti e così via. E che però escluda il matrimonio e, dunque, l`adozione. Una legge siffatta, scritta bene e con paletti chiari, costituirebbe anche un punto fermo per evitare il rischio di un`equiparazione con il matrimonio attraverso pronunciamenti giudiziari. Italiani o europei.
Nel Pd si parla della possibilità dell`adozione, in un`unione gay, del figlio del compagno. Lei è d`accordo?
Più che di adozioni in senso classico (dato che di bambini da adottare ce ne sono davvero pochi) questa norma potrebbe aprire la strada a una forma di adozione di coppia, con il ricorso all`utero in affitto, al kit, all`inseminazione anonima. È questo un tema delicatissimo perché la priorità deve essere sempre quella di tutelare i bambini (che vengono prima dei principi astratti) ma neppure deve consentire di introdurre pretestuosamente questa esigenza per aprire le porte a un simil-matrimonio. Allora dico no alle adozioni, ma ribadisco che bisogna trovare il modo di riconoscere i figli che già ci sono, eventualmente avuti prima dell`unione di persone dello stesso sesso.
 Lei è in Senato da pochi mesi. E` soddisfatta di come in Parlamento si affrontano questi temi così delicati?
 In primo luogo temo il ritorno allo scontro ideologico che li strumentalizzava come merce di scambio politico. La moratoria dovremmo chiederla su questo, cioè aprire una nuova, grande stagione di dialogo, culturale oltre che politico: nelle questioni bioetiche sono maggiori i punti in comune di quelli che dividono se si ha davvero a cuore un umanesimo comune. In secondo luogo vedo un eccesso di normativa negativa. Si impone, si vieta, si dice quello che si deve o non deve dire. Reati, repressione, restrizione ecc. ecc. Penso ad alcune leggi approvate o da approvare, peraltro giuste sotto molti aspetti : il femminicidio, l`omofobia, il negazionismo questa è sbagliata in assoluto). Sono tutte assunte spesso in chiave ‘prescrittiva’ . Mancano molte volte di quel respiro positivo, di quella cultura della speranza senza la quale avremo tante norme e poca vita.

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