“La manifestazione unitaria promossa oggi a Roma dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil è un’occasione fondamentale per riportare al centro del dibattito i diritti e le esigenze di chi ha lavorato per una vita e oggi si ritrova beffato da un governo che prima ha promesso e poi ha tolto”. Lo dichiara la senatrice Pd e capogruppo in commissione Diritti umani Valeria Fedeli. “Mentre con i governi a guida Pd erano stati varati provvedimenti importanti come la pensione anticipata e senza costi per i lavoratori precoci e chi svolge lavori usuranti – spiega Fedeli – l’eliminazione del pagamento per il cumulo dei contributi, la possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro, l’Ape rosa per le donne, l’aumento della quattordicesima e l’ampliamento della platea di chi ne usufruisce, questo esecutivo si prepara a colpire 6 milioni di pensionate e pensionati. Invece di aiutarli come promesso, taglia sulle rivalutazioni, chiede indietro i soldi dei conguagli mentre la cosiddetta pensione di cittadinanza andrà a pochissimi penalizzando soprattutto le donne. Non si tratta solo di un danno economico ma anche di un insulto alla dignità di persone che, dopo aver lavorato, continuano a sostenere il lavoro dei figli occupandosi dei nipoti e rappresentando, per tantissime famiglie italiane, la principale forma di welfare. Senza contare l’impegno di moltissimi di loro per la collettività attraverso l’associazionismo e il volontariato. Anche per questo condivido totalmente l’appello della Federazione europea dei pensionati e delle persone anziane (FERPA) affinché le risorse destinate alle persone anziane, per l’assistenza sanitaria e la non autosufficienza, siano adeguate anche all’allungarsi dell’aspettativa di vita e perché venga riconosciuto il ruolo fondamentale di pensionate e pensionati nella nostra vita civile e per la coesione sociale e intergenerazionale”.

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