‘Beatrice Ballerini era una bancaria, mamma di due figli, e aveva 42 anni quando fu uccisa dall’ex marito. Lui ha confessato,ottenendo uno sconto di pena e la condanna a 18 anni di carcere. Sono rimasti due bambini da crescere, senza la mamma e sapendo che ad ammazzarla è stato papà.
Ad un dolore che è difficile comprendere fino in fondo e consolare, scopriamo che si aggiunge una beffa impossibile da sopportare: l’ex marito, grazie ad una dimenticanza del giudice che ha emesso la condanna, percepisce il 60% della pensione di Beatrice (il restante 40% ai figli). Nella sentenza, infatti, il giudice non lo ha dichiarato “indegno a succedere” e non c’è nessun automatismo che lo preveda. Lo dice la vice presidente del Senato Valeria Fedeli.
‘Il fratello di Beatrice, Lorenzo, ha promosso una petizione per modificare lo stato delle cose.
Prendo a prestito le sue stesse parole: ‘siamo di fronte al paese che con il suo approccio grottesco è indulgente con i delinquenti ed esigente con le vittime, e con coloro che rimangono, che oltre a cavarsela da soli devono dimostrare di poter reggere una pressione che viene dalle stesse istituzioni che, invece di aiutare esigono e non riescono a rendere operativa la giustizia’ ‘ prosegue Fedeli.
‘Io credo che non sia così e che, come dice lo stesso Lorenzo, quanto avvenuto sia frutto di una crudele distrazione, cui bisogna porre rimedio. Per questo firmo la petizione e farò in modo di promuovere le azioni necessarie a sanare questa ingiustizia, per i figli di Beatrice e per chiunque dovesse trovarsi in una condizione simile.’
Ad un dolore che è difficile comprendere fino in fondo e consolare, scopriamo che si aggiunge una beffa impossibile da sopportare: l’ex marito, grazie ad una dimenticanza del giudice che ha emesso la condanna, percepisce il 60% della pensione di Beatrice (il restante 40% ai figli). Nella sentenza, infatti, il giudice non lo ha dichiarato “indegno a succedere” e non c’è nessun automatismo che lo preveda. Lo dice la vice presidente del Senato Valeria Fedeli.
‘Il fratello di Beatrice, Lorenzo, ha promosso una petizione per modificare lo stato delle cose.
Prendo a prestito le sue stesse parole: ‘siamo di fronte al paese che con il suo approccio grottesco è indulgente con i delinquenti ed esigente con le vittime, e con coloro che rimangono, che oltre a cavarsela da soli devono dimostrare di poter reggere una pressione che viene dalle stesse istituzioni che, invece di aiutare esigono e non riescono a rendere operativa la giustizia’ ‘ prosegue Fedeli.
‘Io credo che non sia così e che, come dice lo stesso Lorenzo, quanto avvenuto sia frutto di una crudele distrazione, cui bisogna porre rimedio. Per questo firmo la petizione e farò in modo di promuovere le azioni necessarie a sanare questa ingiustizia, per i figli di Beatrice e per chiunque dovesse trovarsi in una condizione simile.’
Se volete firmare anche voi: https://www.change.org/petitions/matteo-renzi-giustizia-per-mia-sorella-beatrice-vittima-di-femminicidio-e-per-i-suoi-figli