‘L’astensione della Lega nel voto con cui il Senato ha approvato la mozione di solidarietà alla Ministra Cécile Kyenge – oggetto di volgari attacchi sessisti e razzisti, lesivi della dignità personale ed istituzionale – è un fatto grave’ lo afferma la Vice presidente del Senato Valeria Fedeli. ‘La mozione infatti è un atto forte, indicativo di una volontà di cambiamento che segna una direzione del futuro che vogliamo costruire.
Lo scopo della mozione è quello di assicurare sostegno alle iniziative che la Ministra Kyenge è chiamata ad intraprendere, finalizzate a contrastare ogni forma e causa di discriminazione’ aggiunge Fedeli.
‘La Ministra si è trovata al centro di attacchi, insulti e atteggiamenti discriminatori che testimoniano come sia ancora lunga la strada per realizzare quel Paese che ricerca attivamente l’uguaglianza e la pari dignità delle persone, come previsto dalla Costituzione’. E continua: ‘I temi di cui si occupa la Ministra Kyenge, con competenza e passione, costituiscono una frontiera dell’uguaglianza: l’apertura, l’inclusione, l’integrazione sono valori forti, che devono tornare ad essere componente decisiva del dna politico, sociale ed economico dell’Italia. Il nostro compito è quello di contrastare ogni stereotipo e atteggiamento razzista o discriminatorio e combattere la violenza – verbale e fisica – in particolare contro le donne’.
Lo scopo della mozione è quello di assicurare sostegno alle iniziative che la Ministra Kyenge è chiamata ad intraprendere, finalizzate a contrastare ogni forma e causa di discriminazione’ aggiunge Fedeli.
‘La Ministra si è trovata al centro di attacchi, insulti e atteggiamenti discriminatori che testimoniano come sia ancora lunga la strada per realizzare quel Paese che ricerca attivamente l’uguaglianza e la pari dignità delle persone, come previsto dalla Costituzione’. E continua: ‘I temi di cui si occupa la Ministra Kyenge, con competenza e passione, costituiscono una frontiera dell’uguaglianza: l’apertura, l’inclusione, l’integrazione sono valori forti, che devono tornare ad essere componente decisiva del dna politico, sociale ed economico dell’Italia. Il nostro compito è quello di contrastare ogni stereotipo e atteggiamento razzista o discriminatorio e combattere la violenza – verbale e fisica – in particolare contro le donne’.