“L’interesse generale a garantire una

copertura vaccinale il più ampia possibile non può incontrare
ostacoli di tipo burocratico. Anche chi non è provvisto di
tessera sanitaria o medico di base deve poter essere vaccinato
contro il COVID 19”. Lo scrivono in una nota le senatrici Pd
Valeria Fedeli capogruppo in commissione Diritti umani e Paola
Boldrini vicepresidente della commissione Sanità.
“In questi giorni il Centro Studi sulla Libertà di Religione
Credo e Coscienza (LIREC) ha segnalato che alcune categorie di
persone sarebbero ancora escluse dalle prenotazioni. In
particolare si tratterebbe di cittadini comunitari in condizione
di irregolarità amministrativa, di richiedenti asilo che ancora
non hanno potuto accedere al servizio pubblico, di soggetti
apolidi, nonché di soggetti socialmente fragili, di senza
dimora, di coloro che vivono in insediamenti informali. A queste
categorie si aggiungono le persone che hanno intrapreso il
procedimento di regolarizzazione, tra cui caregiver di persone
fragili che ancora non riescono di fatto ad iscriversi al SSN e
ad accedere alla registrazione telematica per il vaccino poiché
il codice fiscale provvisorio rilasciato dall’INPS, non essendo
alfanumerico, non viene riconosciuto dal sistema informatico.
Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al ministro
della Salute, sottoscritta dalla larga maggioranza del gruppo
del Partito Democratico, per sapere quali iniziative intenda
adottare per superare tali difficoltà e consentire
effettivamente la vaccinazione di tutti coloro che si trovano
sul territorio nazionale nell’interesse generale e delle
persone interessate e per una salute globale, diritto
fondamentale di tutte le persone”, concludono.


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