“Patrick Zaki è illegalmente detenuto in Egitto da oltre 14 mesi. Nei giorni scorsi la sua fidanzata ha espresso forte preoccupazione per la sua tenuta psichica e morale oltre che fisica viste le condizioni e le torture subite. Abbiamo tutti letto il suo messaggio di dignità e coraggio ma da cui traspare anche l’enorme difficoltà a continuare a resistere a un trattamento disumano, incivile, illegale e barbaro. La carcerazione preventiva di Patrick è stata reiterata più e più volte. Ecco perché nella mozione che la maggioranza vota oggi al Senato, oltre alla richiesta al governo di attivare le procedure per il riconoscimento della cittadinanza italiana al giovane attivista per i diritti umani, c’è anche quella di ricorrere all’articolo 30 della Convenzione Onu contro la tortura che, con un iter più rapido, consente, laddove non si possa attivare un negoziato, di avviare un arbitrato internazionale fino alla Corte di giustizia internazionale. Non c’è più tempo da perdere: dobbiamo salvare Patrick. Un dovere per l’Italia, l’Europa e l’intera comunità internazionale dei diritti e delle libertà fondamentali” così in una nota la capogruppo Pd in Commissione Diritti Umani Valeria Fedeli.
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