“Sono d’accordo e raccolgo l’appello di Giovanna Botteri, purtroppo da tempo destinataria di offese e derisioni via social network per il suo aspetto: dobbiamo trasformare i casi personali di aggressione e violenza verbale come il suo in una battaglia collettiva e culturale contro hate speech e nello specifico body shaming. In Italia si tratta di un fenomeno molto diffuso e che colpisce moltissime donne vittime di pregiudizi sessisti assolutamente anacronistici. Nel caso specifico di giornaliste come Botteri, è evidente come si punti a delegittimare il ruolo sociale, la loro professione e quindi l’autonomia. Ma questo vale anche per tutte le altre. Quindi oltre alla solidarietà, serve un investimento culturale molto forte mirato a scardinare pregiudizi e stereotipi ma anche, come previsto peraltro da un’iniziativa di legge di cui sono prima firmataria, a sanzionare chi sulla rete lede la dignità delle persone”. Così Valeria Fedeli, senatrice e capogruppo del Pd in commissione Vigilanza Rai è già ministro della Pubblica Istruzione.
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