‘Apprendo con dolore della morte di Bianca Guidetti Serra, una donna forte e coraggiosa che dopo aver combattuto come partigiana si è dedicata alla lotta alla mafia da avvocata prima e come componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia e sulle altre associazioni criminali poi. Irrefrenabile nella lotta alle ingiustizie dedicò il resto della sua vita a i diritti carcerari e al reinserimento dei detenuti nella società. Nel suo lungo impegno politico e sociale ‘Bianca la rossa’ difese decine di militanti politici degli anni ’60-’70, è stata impegnata nei processi alle Brigate Rosse, è stata consigliere comunale di Torino, come indipendente nelle liste di Democrazia Proletaria dopo aver lasciato il Pci’. Lo dichiara la vice presidente del Senato Valeria Fedeli.
‘La decisione di lottare contro il fascismo la prese perché fortemente colpita dalla promulgazione delle leggi razziali: fu così che decise di entrare a far parte dei ‘Gruppi di difesa della donna’. Una attività clandestina che, dichiarò alla stampa anni fa ‘era un modo di coniugare la guerra di liberazione con tipiche rivendicazioni femministe’ per i quali diffondeva i bollettini partigiani e organizzava comizi clandestini. Primo Levi, che ne fu grande amico, prosegue la Vice presidente, ne parlava come ‘una donna straordinaria’. Ecco, questa donna straordinaria con la sua vita dedicata alla lotta per la democrazia, la libertà e la giustizia resta un grande esempio per tutte e tutti noi’.