‘La decisone di Elena Fattori del Movimento 5 Stelle di ritirare la firma dal disegno di legge per la parità di genere alle elezioni europee perché a sua detta si tratta di una ‘truffa a danno delle donne’, è in contraddizione con il fatto che il suo gruppo ha comunicato che avrebbe comunque votato contro il ddl, che appunto Fattori aveva firmato, ancor prima della mediazione proposta dalla relatrice Lo Moro’ lo dichiara la Vice presidente del Senato Valeria Fedeli. ‘L’ accordo raggiunto oggi prevede una norma ‘transitoria’ per le prossime elezioni di maggio per il 2014, secondo la quale nel caso di tre preferenze espresse queste devono riguardare candidati di sesso diverso pena l’annullamento della terza. La proposta prevede poi, a partire dal 2019, la presenza paritaria nelle liste, l’alternanza nel ruolo di capolista e la preferenza di genere con seconda e terza preferenza annullate se il principio non viene rispettato, e rappresenta un primo passo per introdurre un meccanismo per il riequilibrio di genere nel sistema di elezione dei componenti del Parlamento europeo che oggi è composto solo per il 31% da donne. Un dato percentuale che si è incrementato nel corso del tempo, ma che resta ancora troppo basso’ prosegue Fedeli ‘non possiamo più accettare che la composizione delle delegazioni nel Parlamento europeo siano sproporzionate e discriminatorie!’

Ne Parlano