‘Mi auguro una veloce approvazione del ddl per la promozione dell’equilibrio di genere nella rappresentanza politica alle elezioni per il Parlamento europeo, per far sì che l’Italia sia in linea con gli altri paesi Ue anche in vista delle prossime elezioni europee .’ Lo dichiara la Vice presidente del Senato Valeria Fedeli prima firmataria del ddl poi confluito, insieme a quello presentato da Fi di cui invece è prima firmataria la senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel testo unificato adottato dalla Commissione Affari Costituzionali , e approdato oggi in aula. ‘Quella sulla rappresentanza di genere è una battaglia che vede uniti donne e uomini dei diversi schieramenti poiché è una battaglia politica di equità e democrazia, una battaglia di civiltà, tesa a rimuovere g li ostacoli all’accesso delle donne alle posizioni apicali della società’ . ‘ Come ha sottolineato la relatrice Lo Moro, data l’imminenza delle prossime consultazioni europee è fondamentale approvare nel più breve tempo possibile il ddl per non perdere l’occasione di concretizzare la parità nella rappresentanza a quel livello istituzionale . In questo momento, al Parlamento europeo abbiamo una presenza femminile media del 36 per cento e l’Italia è al venticinquesimo posto su 28 Paesi, con una presenza femminile del 23 per cento, cioè 13 punti sotto la media. E’ dunque necessario un intervento legislativo che vada nella direzione di una democrazia che conta sul paritario contributo di donne e uomini’. ‘Per fare ciò , è decisivo garantire la possibilità – effettiva e non solo potenziale – per l’elettore di scegliere candidati di genere diverso’ prosegue Fedeli ‘ Il testo prevede che in ciascuna lista i candidati dello stesso sesso non possano eccedere la metà e che i primi due candidati devono essere di sesso diverso;inoltre l’elettore può esprimere fino a tre preferenze che devono però riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza’. ‘La questione della rappresentanza di genere non può più essere considerata una questione femminile ma una questione che afferisce la dignità, la libertà, l’uguaglianza, la vita delle persone. Le donne non possono non essere considerate una forza su cui puntare e investire. . Solo tenendo insieme tutte le energie del paese saremo in grado di imprimere una svolta realmente efficace, e disegnare un’Italia dove ci sia veramente spazio e opportunità per il merito.’

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