‘Che il governo abbia intenzione di finanziare AltaRoma e di confermare i fondi stanziati per la promozione dell’export e per la moda italiana, per il 2015, sono due buone notizie, perché confermano la giusta attenzione al potenziamento del Made in Italy con una seria politica di investimenti’.
È quanto commenta, in una nota, la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, a proposito delle dichiarazioni fatte dal Vice Ministro del Ministero dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’87° Pitti Uomo a Firenze.
‘Le scelte politiche – aggiunge la Vicepresidente Fedeli – devono tradursi anche in investimenti concreti con i quali far crescere le filiere produttive dei settori della moda, che rappresentano uno dei nostri maggiori punti di forza per competere, come sistema-paese, sui mercati internazionali. Buona parte della nostra crescita, inoltre, essendo la creatività e la qualità delle produzioni i veri tratti distintivi del Made in Italy, dipenderà dalla possibilità di garantire a livello internazionale il riconoscimento dell’origine dei prodotti, per questo torno ad auspicare una rapida soluzione del dossier sul ‘Made in’ aperto da tempo a Bruxelles: la reciprocità nelle regole commerciali e la tutela dei consumatori rimangono fattori determinanti per una sana e leale competizione, e anche su questo la politica deve intervenire con scelte chiare e coerenti. Come dichiarato dal premier Renzi oggi, a Strasburgo, è incomprensibile che ci sia resistenza, da parte di alcuni Paesi, contro la messa a punto di norme europee a tutela del ‘Made in”.
È quanto commenta, in una nota, la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, a proposito delle dichiarazioni fatte dal Vice Ministro del Ministero dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’87° Pitti Uomo a Firenze.
‘Le scelte politiche – aggiunge la Vicepresidente Fedeli – devono tradursi anche in investimenti concreti con i quali far crescere le filiere produttive dei settori della moda, che rappresentano uno dei nostri maggiori punti di forza per competere, come sistema-paese, sui mercati internazionali. Buona parte della nostra crescita, inoltre, essendo la creatività e la qualità delle produzioni i veri tratti distintivi del Made in Italy, dipenderà dalla possibilità di garantire a livello internazionale il riconoscimento dell’origine dei prodotti, per questo torno ad auspicare una rapida soluzione del dossier sul ‘Made in’ aperto da tempo a Bruxelles: la reciprocità nelle regole commerciali e la tutela dei consumatori rimangono fattori determinanti per una sana e leale competizione, e anche su questo la politica deve intervenire con scelte chiare e coerenti. Come dichiarato dal premier Renzi oggi, a Strasburgo, è incomprensibile che ci sia resistenza, da parte di alcuni Paesi, contro la messa a punto di norme europee a tutela del ‘Made in”.