È titolato ‘Modifiche alla legge 23 marzo 1981 n. 91, per la promozione dell’equilibrio di genere nei rapporti tra società e sportivi professionisti’ il ddl AS 1996, d’iniziativa della Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, della Senatrice Josefa Idem e del Senatore Raffaele Ranucci, presentato per introdurre il divieto di discriminazione di genere, da parte delle Federazioni sportive nazionali, in materia di qualificazione del professionismo sportivo.
‘La legge 23 marzo 1981, n. 91, che disciplina ancora oggi i rapporti tra società e sportivi professionisti – spiega in una nota la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli – va modificata perché ai sensi di quelle norme nessuna disciplina sportiva femminile è qualificata come professionistica, e questo è causa del permanere, nel nostro Paese, di rilevanti differenze di genere in ambito sportivo: la mancata qualificazione delle discipline sportive femminili come professionismo, infatti, determina pesanti ricadute in termini di assenza di tutele sanitarie, assicurative, previdenziali, nonché di trattamenti salariali adeguati all’effettiva attività svolta’.
Il ddl è stato firmato da Senatrici e Senatori di diversi partiti. ‘Con questo disegno di legge – aggiunge Valeria Fedeli – intendiamo introdurre espressamente il divieto di discriminazione, da parte delle Federazioni sportive nazionali, nell’ambito della qualificazione del professionismo sportivo; si tratta di un’iniziativa indispensabile per introdurre un cambiamento nel nostro Paese ed aggiornare le norme sportive coerentemente con i principi costituzionali, nonché con il più avanzato diritto europeo e internazionale, in materia di pari opportunità tra donne e uomini, un rinnovamento che la politica ha il dovere di perseguire anche per avviare un ampio percorso di valorizzazione culturale, sociale ed economica di tutto lo sport femminile in Italia’.

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