“È tempo in questo Paese di non mettere più in contrapposizione l’articolo 1 della Costituzione e quindi il diritto al lavoro con il diritto alla salute” lo ha detto la senatrice Pd Valeria Fedeli intervenendo in Aula durante il dibattito sulla conversione in legge del dl che estende a tutto il mondo del lavoro l’obbligo della certificazione verde.
“Per questo la scelta del governo di estendere a tutto il mondo del lavoro l’obbligo di green pass va esattamente nella direzione di riaprire il Paese, di far ripartire crescita e sviluppo in sicurezza. Vorrei che nessuno di noi – ha proseguito la senatrice dem – dimenticasse non solo le vittime ma anche i posti di lavoro persi. Non possiamo arretrare oggi dalla scelta che ci ha portato a riaprire il Paese, a restituire speranza. A 15 giorni effettivi dall’entrata in vigore dell’obbligo, non ci sono stati quei disagi paventati. Grazie alle imprese, alle organizzazioni sindacali che nonostante le difficoltà si sono adoperate per rendere fattiva questa scelta politica. A questo Parlamento la responsabilità di condannare, fatte salve le opinioni di ciascuno, violenze e disinformazione. Senza differenze di parte.
Quello che avviene ed è avventuro nelle nostre piazze non accettabile. Come non sono accettabili le intimidazioni, le aggressioni contro i giornalisti, penso a Saverio Tommasi di Fanpage, cui deve andare tutta la nostra solidarietà. Senza reticenze. Il diritto di cronaca e di informazione è infatti parte della qualità democratica di una nazione.
Ringrazio il presidente Mattarella per le importanti parole pronunciate ieri davanti ai rappresentanti delle autonomie locali nel ribadire la necessità di sconfiggere il virus e non gli strumenti che lo contrastano. In questo senso penso che il Senato debba essere unanime nell’accogliere e sostenere la direttiva del Viminale mirata a bilanciare il diritto a manifestare con quelli al lavoro, alla salute e alla sicurezza di tutti i cittadini”.