‘In Italia lavora il 47,1% delle donne, rispetto ad una media UE del 58,6%, e solo il 25% delle imprese è rosa. Le donne che lavorano, inoltre, faticano a trovare posizioni qualificate, vengono pagate meno degli uomini, non riescono a fare carriera mentre il tasso di occupazione diminuisce al crescere del numero di figli. Non solo, il Rapporto Eurispes sulla Classe dirigente evidenzia come l’85% delle posizioni di potere sia destinata a uomini.’ Lo sottolinea la Vice presidente del Senato Valeria Fedeli partecipando all’incontro ‘Giunte e pari opportunità’ che si è svolto oggi in Senato.

‘Questi sono alcuni dei dati che spingono a un cambiamento in linea con quanto previsto dalla legge 215 del 2012, che mira a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali, prevedendo anche la doppia preferenza di genere.’
‘Qualche risultato lo iniziamo a vedere, ma i dati sono ancora negativi: bisogna continuare a lavorare per valorizzare appieno il contributo delle donne alle sfide del paese, alle riforme e al cambiamento necessario – prosegue Fedeli – puntare sulle donne, valorizzare il capitale femminile, rafforzare l’empowerment delle ragazze, introdurre il mainstreaming di genere come valore guida per tutte le scelte strategiche, definire regole e valori di una democrazia paritaria aiuta non solo le donne ma la costruzione di un futuro positivo e credibile per tutta l’Italia’.

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