Il congresso della Ferpa, Federazione dei pensionati europei, riunito a Budapest dal 9 settembre, ha eletto segretaria generale Carla Cantone, che dalla sua esperienza di segretaria generale dello Spi Cgil ora potrà portare il suo prezioso contributo in quella che è la più grande organizzazione europea delle persone anziane, presente in più di 20 Paesi con oltre 10 milioni di iscritti. A lei vanno le mie più sincere congratulazioni, i miei più cari auguri di buon lavoro per un impegno che è una sfida aperta sul futuro. Dovremmo tutte e tutti essere orgogliosi di questa elezione perché ora sarà una donna italiana a guidare questa organizzazione verso obiettivi fondamentali per rilanciare l’Europa sociale e il sogno degli Stati Uniti d’Europa. Promuovere il lavoro e la crescita, le pari opportunità e il dialogo sociale, il welfare e la solidarietà, la dignità e il benessere: saranno questi gli obiettivi più importanti da perseguire, obiettivi su cui Carla Cantone si è da sempre impegnata con determinazione, tanto che per il suo nuovo incarico la candidatura è stata avanzata unitariamente da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil ed accettata da tutti i sindacati europei. La sua proposta per una carta dei diritti degli anziani che diventi l’ossatura di un nuovo welfare europeo, si inscrive proprio nella dimensione europea delle sfide sindacali del futuro, per un protagonismo positivo dei pensionati europei nel cambiamento sociale e politico di cui tutti necessitiamo.
Secondo gli ultimi dati dell’ILO, l’Organizzazione internazionale del lavoro, nel mondo soltanto il 52% degli anziani riceve una pensione, spesso insufficiente a superare la soglia di povertà, e in almeno 14 paesi europei i futuri pensionati riceveranno, da qui al 2050, pensioni più basse di quelle attuali. In Italia, tra assegni di vecchiaia e anzianità, quelli di reversibilità, di invalidità, e quelli assistenziali, le pensioni erogate dall’Inps sono 18 milioni, di cui 14,3 milioni originate dal versamento di contributi. Molto resta da fare per dare a questa spesa una più equa distribuzione, riducendo ad esempio il gap di genere, che vede la concentrazione delle donne nelle classi di importo più basso, e garantendo ai nostri 16 milioni di pensionati una maggiore tutela del loro potere d’acquisto.
La spesa sostenuta per la protezione sociale, si è rivelata essere in Europa un investimento indispensabile nel lungo termine per permettere a donne e uomini di vivere meglio e più a lungo. Per questo è fondamentale che la politica sappia dialogare con i sindacati e con i rappresentanti dei pensionati e delle persone anziane, che con le loro proposte puntano a costruire una solidarietà intergenerazionale e intragenerazionale e a innovare e riformare il welfare come motore dello sviluppo. Così come è fondamentale che questa prospettiva di dialogo si realizzi a livello europeo contribuendo ad una maggiore uniformità e armonizzazione fra i diversi sistemi di protezione sociale attualmente in vigore; alle prese con il calo delle nascite e con il progressivo invecchiamento della propria popolazione, tutta l’Europa dovrà investire su quegli strumenti in grado di creare maggiore equità e benessere per tutti, e in questa sfida il ruolo della Ferpa sarà determinante.
Un impegno che, sono certa, Carla Cantone saprà affrontare con la passione e la determinazione di sempre.

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