Il tragico gesto di Simone, il ragazzo che ha deciso di togliersi la vita perché discriminato in quanto gay, lasciando un biglietto di addio che è anche una denuncia, ci ricorda l’incapacità del Paese di dare pari dignità agli orientamenti sessuali e alle identità di genere. Per questo ho deciso di partecipare questa sera al sit in organizzato dal Gay center a Roma, perché penso che le istituzioni abbiano il dovere di prendere su di loro la responsabilità di un’azione decisa e rapida per contrastare la discriminazione omofoba. Prima di tutto calendarizzando e approvando in tempi brevi la legge contro l’omofobia e la transfobia: per restituire all’Italia la civiltà dell’uguaglianza, della libertà, del rispetto.

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