‘Trovo importante e significativa la scelta fatta dalla Camera Nazionale della Moda italiana di coinvolgere nel nuovo direttivo, rinnovato ieri, i più significativi nomi del settore, per rilanciare una delle prime industrie vincenti nel mondo.
Faccio i miei migliori auguri di buon lavoro a Mario Boselli, riconfermato presidente, e al direttivo, che ha di fronte un compito di grande responsabilità: difendere e valorizzare il made in Italy.
Tra le scelte da compiere, quella di non sottoporsi ai diktat imposti dall’esterno come quelli di Anne Wintour, direttrice di Vogue America, che si è lamentata della durata della settimana della moda milanese.
Il Made in Italy subirebbe un duro colpo dalla riduzione di un evento così importante con effetti davvero dannosi sul settore Moda il quale ha dimostrato, anche in questi anni di crisi, di essere capace di affrontare e vincere le sfide della competizione internazionale, proprio perché fondata su una filiera produttiva che unisce tradizioni, intraprendenza, etica e diritti, creatività e capacità manifatturiera di eccellenza.
Una filiera industriale che sparirebbe se non si continuasse a sostenere, nel contempo, le piccole aziende e a promuovere la qualità e l’innovazione diffusa. Non parliamo, dunque, solo di brand del lusso, ma di una straordinaria capacità del settore fatta di qualità e passione, di internazionalizzazione, di imprese innovative e professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori.’

Ne Parlano