E’ inaccettabile la scelta operata dalla giunta grillina di Pomezia di utilizzare due menù nelle mense scolastiche a seconda della possibilità di pagamento dei genitori dei bambini. In sostanza a chi paga di più viene fornito un pasto completo! E questo in una scuola pubblica! Una cultura discriminatoria quella portata avanti dal Movimento 5 stelle che, nascondendosi dietro al cosiddetto governo partecipato, arriva al punto di far subire a dei bambini nell’età più delicata l’esperienza più terribile: la diseguaglianza sociale. Una decisione incredibile per un partito che in questi giorni si candida a rappresentare i cittadini in Europa e che rivela la sua vera indole, quella di un movimento che vuole minare alle fondamenta la convivenza civile e democratica del paese. Nello specifico si tratta di un appalto che durerà tre anni e fornirà oltre 400 mila pasti l’anno, che contempla un menù completo e uno ridotto con due costi diversi per le famiglie differenziandosi per la presenza o assenza della portata del dolce. Una scelta, vogliamo ricordare, che colpisce bambini sia della scuola primaria che dell’infanzia e che non fa in alcun modo riferimento a convinzioni alimentari (ad esempio per vegetariani, vegani) ma solo ed esclusivamente a parametri economici.

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