In questi giorni i sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL, stanno chiedendo incontri ai parlamentari dei loro territori per discutere, sulla base di un documento unitario che hanno redatto, degli effetti della sentenza n° 70 de110 marzo 2015 che ha dichiarato incostituzionale il blocco della rivalutazione delle pensioni per quelle oltre tre volte il minimo e aprire un confronto sul D165/2015 ‘Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR (C. 3134)’ che intende intervenire per superare le criticità sollevate dalla sentenza.
La sentenza ha messo in chiaro che il blocco imposto dai Governi precedenti deve essere superato, ed il Governo è intervenuto con urgenza per correre ai ripari nella misura in cui possibile, date le finanze pubbliche, privilegiando giustamente prima dì tutto le pensioni più basse, con meccanismi di progressività inversa: dare di più a chi ha meno, mantenendo un`impostazione coerente con il bisogno di rispondere alle necessità di quei pensionati con pensioni medie che spesso sono il pilastro di un welfare familiare ancora forte nel nostro Paese.
Adesso serve un passo in avanti, l`unitarietà con cui viene chiesto il confronto è già un fatto di per sé positivo che rafforza le loro richieste e si propone di allargare la discussione su un piano più generale, partendo dalla constatazione del ruolo dei pensionati nelle famiglie al tempo della crisi, dalla perdita di potere d`acquisto che li ha visti travolti dall`inflazione negli ultimi anni che, ben più alta su alcuni beni di consumo rispetto al paniere generale, ha reso necessari per loro sacrifici che si sono ripercossi anche sulle famiglie.
La piattaforma dei tre sindacati chiede poi un tavolo dí confronto al Governo, su temi che vanno molto oltre il rimborso e la nuova modalità di indicizzazione: la modifica della legge Fornero, la riapertura della discussione sugli 80 euro, la discussione sulla no tax area da estendere anche a loro, una legge nazionale sulla non autosufficienza, la riduzione della pressione fiscale e infine la rivalutazione delle pensioni all`inflazione di modo che garantisca maggiore equità.
 Il 16 luglio avranno un incontro con il ministro del lavoro Giuliano Poletti per mettere sul tavolo la loro disponibilità a collaborare col Governo su queste materie: una collaborazione che, dicono, non sarà un lobbismo generazionale, non una battaglia per privilegi o diritti acquisiti da conservare a tutti i costi, ma un impegno in cui sono disponibili a discutere modifiche e scelte anche difficili, purché siano funzionali a garantire giustizia, equità e attenzione verso le generazioni future.
Che poi sono i loro figli e nipoti. Per questo vorrei che fossero ascoltati, che si aprisse con loro una discussione vera, che non sia un modo per dilatare i tempi e non decidere mai, ma uno strumento per arricchire le scelte del Governo e del Parlamento.

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