‘La sentenza con cui questa mattina la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato lo Stato italiano a risarcire le coppie ricorrenti contro l’assenza, nel nostro Paese, di una legge sul riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso, era prevedibile e sottolinea ancora di più quanto sia importante approvare, al più presto, la legge sulle unioni civili, colmando il ritardo che abbiamo rispetto al resto d’Europa’.
Lo afferma in una nota la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, e aggiunge:
‘Dobbiamo proseguire il lavoro svolto finora dal Pd in Senato, accelerando il lavoro della Commissione Giustizia e valorizzandolo nell’ottica di un dialogo positivo con tutte le forze politiche, affinché gli emendamenti residui non rappresentino una pratica ostruzionistica in grado di bloccare un provvedimento così importante, su cui auspico non ci sia alcuna forma di oscurantismo ideologico’.
‘È fondamentale – conclude Valeria Fedeli – che si completi al più presto l’iter legislativo, si tratta di un tema che riguarda i diritti fondamentali della persona e la nostra capacità di applicare, veramente, i princìpi di non discriminazione e di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione e affermati nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo’.
Lo afferma in una nota la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, e aggiunge:
‘Dobbiamo proseguire il lavoro svolto finora dal Pd in Senato, accelerando il lavoro della Commissione Giustizia e valorizzandolo nell’ottica di un dialogo positivo con tutte le forze politiche, affinché gli emendamenti residui non rappresentino una pratica ostruzionistica in grado di bloccare un provvedimento così importante, su cui auspico non ci sia alcuna forma di oscurantismo ideologico’.
‘È fondamentale – conclude Valeria Fedeli – che si completi al più presto l’iter legislativo, si tratta di un tema che riguarda i diritti fondamentali della persona e la nostra capacità di applicare, veramente, i princìpi di non discriminazione e di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione e affermati nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo’.