“Quanto andato in onda ieri pomeriggio nella rubrica del Tg2 “Tutto il bello che c’è” è un insulto al servizio pubblico, all’informazione, al diritto, alla scienza e alla vita delle bambine e e dei bambini. Il monologo “cantato e suonato” dello psicoterapeuta cantautore Adriano Formoso sulla cosiddetta Sindrome di alienazione parentale, solo pochi giorni fa definitivamente sconfessata da una sentenza della Cassazione, rappresenta il punto di non ritorno di una gestione dell’informazione targata Rai 2 che in troppe occasioni si è prestata a farsi veicolo di fake news, pregiudizi, stereotipi e ieri addirittura di teorie mai riconosciute dalla comunità scientifica a livello nazionale e internazionale” così la capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai Valeria Fedeli. “Che il servizio pubblico abbia acconsentito a tale persona di farsi pubblicità promuovendo e avvalorando una pericolosa invenzione di una parte della psicologia giuridica che colpisce le madri e i loro figli, che provoca enorme sofferenza, dolore, assurdi allontanamenti dei minori dalle madri considerate “alienanti”, che viene usata come un’arma contro le donne in alcuni casi di separazione, senza alcun contraddittorio, senza alcun confronto nel merito, va oltre ogni possibile giustificazione. Dov’è finita la struttura per verificare e bloccare le fake news di cui la Rai aveva scelto di dotarsi? Bisogna urgentemente chiudere questa stagione fallimentare, cambiare velocemente vertici, direttori, scelte e rilanciare la Rai dal punto più basso della sua storia dove è stata trascinata negli ultimi anni”.


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