“Il progetto relativo a una sede Rai a Portello, più idonea allo sviluppo tecnologico e quindi all’innovazione del servizio pubblico radiotelevisivo risale al 2017 e dopo 4 anni, in vista peraltro della scadenza del contratto di affitto dei locali di via Mecenate nel 2024-25, è legittimo e corretto procedere alla sua realizzazione non in un’ottica di sfida campanilistica tra Roma e Milano ma in quella di un’azienda nazionale che deve incrementare e orientare i propri investimenti strategici per rilanciarsi e rilanciare la propria funzione e mission”. Così in una nota la capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai Valeria Fedeli. “Una visione – prosegue Fedeli – che deve riguardare non una o due città, ma una pluralità di realtà locali che, in modo organico e coerente a un progetto comune, devono essere messe in condizioni di investire su sviluppo tecnologico, implementazione delle competenze, formazione digitale, superamento del gap di genere interno e sul capitale umano che una grande azienda come la Rai può vantare e su cui deve continuare a investire. La Rai è di tutte le italiane e gli italiani, tutte e tutti deve rappresentare, a tutte e tutti deve parlare, rivolgersi puntando su innovazione, produzione culturale, informazione di qualità per essere all’altezza del cambiamento, della modernizzazione e della crescita economica, sociale, culturale dell’Italia più equa, inclusiva, paritaria e sostenibile”.