L’irrompere del coronavirus nelle nostre vite, sconvolgendo abitudini e organizzazioni sociali così profondamente fondate sulla co-presenza, ha reso evidente quanto i processi di innovazione digitale rappresentino un`opportunità decisiva, per il presente come per il futuro, a partire dalla scuola. Le reali possibilità di accesso alla didattica a distanza – come a molti altri servizi che con lo stare in casa ci sono apparsi improvvisamente necessari – hanno reso però evidente quanto ancora profonde siano le disuguaglianze. Uno degli obiettivi strategici che il Paese dovrà darsi con il superamento dell`emergenza è dunque rafforzare l`investimento sul digitale, superando gap di accesso sia tecnologici sia culturali. E la scuola in questo deve essere una priorità, perché è garantendo il diritto all`istruzione che si inizia a contrastare ogni altra forma di disuguaglianza.
Una grande opportunità in questo senso viene da quella che insieme al Ministero dell`Istruzione è l`altra grande istituzione culturale e formativa pubblica italiana, la Rai, che già in queste settimane ha messo a disposizione delle esigenze di didattica e studio il suo grande archivio di contenuti scientificamente validati. La proposta che lanciamo come Partito Democratico è di rafforzare la naturale alleanza pubblica tra Ministero dell`Istruzione e Rai, puntando alla creazione di un canale sul digitale terrestre interamente dedicato alla didattica Un canale con un palinsesto costituito da contenuti formativi prodotti dalla Rai, concordati con e certificati attraverso il Ministero, e realizzati con la collaborazione operativa dei docenti. Un canale in prospettiva dedicato a tutti i cicli, ma che parta da contenuti per la scuola primaria, che è apparso in queste settimane il segmento con più difficoltà nell`attivazione di FAD. Non si tratta, è evidente, di un sostituto della didattica a distanza, ma uno strumento in più per accompagnare la crescita di quelle opportunità, andando a superare quasi del tutto i gap di accesso, con un risultato di uguaglianza e facilitazione della vita delle famiglie. E non si tratta di un aggiustamento in corsa, solo per l`emergenza, ma un reale ri- lancio per il futuro: uno strumento proiettato al prossimo armo scolastico, per essere pronti nell`eventualità che ci si trovi costretti a nuovi momenti di distanziamento fisico. Avviare oggi la produzione di un canale in digitale terrestre dedicato alla didattica è allora un modo per iniziare a prepararsi a quella fase due, di convivenza regolata con il virus, che partirà appena le condizioni sanitarie lo consentiranno e che ci accompagnerà a lungo.
Come Partito Democratico proponiamo che la Rai si attivi per verificare ogni possibile azione per concretizzare questa prospettiva, pronti a valutare l`eventuale opportunità di passaggi parlamentari per facilitare il percorso. Crediamo che cultura, conoscenza e istruzione siano le leve strategiche decisive per la qualità della vita e delle prospettive di una comunità democratica e delle pari opportunità. E sappiamo che alla realizzazione di questi obiettivi la Rai non ha mai negato il proprio decisivo contributo. Unire scuola e servizio pubblico televisivo diventa allora una grande occasione (strategica, sostenibile, etica) di accelerazione e moltiplicazione di opportunità per le nostre ragazze e i nostri ragazzi, e così per tutta la comunità. Un`occasione, inoltre, per dare un segno concreto delle priorità politiche che vogliamo assumere, come Partito Democratico ma mi auguro anche come insieme delle forze parlamentari, per i prossimi mesi e anni, nell`idea di ripartire accelerando nella realizzazione di una società della conoscenza e dell`uguaglianza.