“E’ con forte preoccupazione che assistiamo a un proliferare di iniziative pubbliche e proposte di norme contro le donne, la loro libertà, dignità e autodeterminazione” lo scrivono in una nota la presidente della commissione femminicidio Valeria Valente e la capogruppo Pd in commissione diritti umani Valeria Fedeli. “Dal tentativo di ricalendarizzazione del Ddl Pillon in commissione Giustizia al Senato e che il Pd respinge in modo netto e assoluto – scrivono le senatrici dem – al cimitero di Roma con le croci che recano i nomi delle donne che hanno affrontato un aborto ad alcuni disegni di legge che corrispondono a un attacco violentissimo contro la legge 194 e il diritto a una maternità libera e consapevole, si stanno riproponendo posizioni e tesi oscurantiste, misogine, liberticide, violente. C’è addirittura una proposta di legge depositata alla Camera che di fatto vuole far tornare reato la scelta di interrompere la gravidanza per “ragioni economiche sociali o familiari” proponendo di lasciare il bambino nelle culle per il parto in anonimato, condiziona la possibilità di abortire alla presentazione di documentazione medica sul pericolo di salute per la madre nel portare avanti la gravidanza e introduce il “registro nazionale dei bambini non nati”. Un inquietante e pericoloso passo indietro nel percorso di conquiste ed emancipazione non solo delle donne ma della società italiana tutta che, come già la mobilitazione che lo scorso anno bloccò il ddl Pillon, le donne non permetteranno in alcun modo”.


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