“Quante vittime dovremo contare prima di arrivare a una legge per arginare il bullismo in rete? Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia della 12enne di Pordenone, che sembra essere fuori pericolo. Come lei ci sono molti altri giovani e giovanissimi che vivono in solitudine una sofferenza che rischia di sfociare nei gesti estremi che ci troviamo purtroppo a commentare anche oggi”. Lo dice la senatrice del Pd Elena Ferrara, prima firmataria del disegno di legge “a prevenzione e contrasto del cyberbullismo”, in merito alla notizia del tentato suicidio da parte di una studentessa friulana, sui cui gli inquirenti non escludono l’ipotesi di bullismo e cyberbullismo.
Proprio oggi è la giornata della terza audizione nelle Commissioni congiunte  Affari sociali e Giustizia di Montecitorio con esperti, associazioni e soggetti coinvolti sul disegno di legge 1261 sul cyberbullismo, approvato all’unanimità a maggio dal Senato. Dietro alla mia proposta ci sono 3 anni di lavoro e il lutto per una mia ex alunna coinvolta e una costante collaborazione con tutti i soggetti preposti, dalla Polizia Postale alle aziende new media. E’ un testo che richiama all’uso positivo e sicuro del web, attraverso la formazione scolastica continua e facilitando la segnalazione dei contenuti lesivi sui social network. Per i minorenni che si macchiano del reato è prevista una procedura di ammonimento, mentre le azioni di recupero e sensibilizzazione saranno intraprese da un tavolo interministeriale permanente, istituito presso la Presidenza della Repubblica. Abbiamo un testo base approvato all’unanimità in Senato: si parta velocemente da quello per la calendarizzazione. L’argomento richiede competenze precise e non ci si può improvvisare quando i più non sanno neppure che l’Italia ha già un Safer Internet Centre, coordinato dal Miur nell’ambito di uno specifico programma europeo e che in aprile la ministra Stefania Giannini ha presentato le linee guida di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo. La proposta di legge – conclude Elena Ferrara – mette a sistema i percorsi già delineati e sperimentati, nell’interesse dei ragazzi e di tutta la comunità, reale e virtuale “.

 


Ne Parlano