‘Salvaguardia delle importazioni ed etichettatura’
«Le istanze, espresse nella mattinata di oggi dal comparto risicolo, mi vedono direttamente coinvolta come rappresentante di un territorio che nel riso identifica e riconosce una delle sue produzioni più rilevanti e di grande tradizione». La Senatrice Elena Ferrara commenta così la manifestazione organizzata da Confagricoltura, Cia, Airi, Riserie Artigiane e Mediatori che da Novara si estenderà nei prossimi giorni a Vercelli, Milano, Pavia e Mortara.
«La clausola di salvaguardia per limitare le importazioni di riso andrebbe a ridurre il rischio oggi molto forte di ridimensionamento della risicoltura» continua Ferrara «che comporterebbe non solo un pericolo per un intero territorio in termini economici e occupazionali ma anche per l’ambiente. Dobbiamo infatti riconoscere la valenza ambientale della risaia e la sua importanza per le acque superficiali e sotterranee dell’intera Pianura Padana».
«Inoltre, come ha sostenuto oggi Martina in Commissione Europea, l’obbligo di indicazione di origine, ad oggi non previsto sulle etichette poste sulle confezioni, è fondamentale per garantire ai consumatori un’informazione corretta e trasparente».
L’impegno preso oggi dal Ministro, condiviso dalla Senatrice è particolarmente rilevante per un prodotto europeo che per il 50% è coltivato in Italia. «Dobbiamo dare seguito alle richieste del settore» conclude Ferrara.
«La clausola di salvaguardia per limitare le importazioni di riso andrebbe a ridurre il rischio oggi molto forte di ridimensionamento della risicoltura» continua Ferrara «che comporterebbe non solo un pericolo per un intero territorio in termini economici e occupazionali ma anche per l’ambiente. Dobbiamo infatti riconoscere la valenza ambientale della risaia e la sua importanza per le acque superficiali e sotterranee dell’intera Pianura Padana».
«Inoltre, come ha sostenuto oggi Martina in Commissione Europea, l’obbligo di indicazione di origine, ad oggi non previsto sulle etichette poste sulle confezioni, è fondamentale per garantire ai consumatori un’informazione corretta e trasparente».
L’impegno preso oggi dal Ministro, condiviso dalla Senatrice è particolarmente rilevante per un prodotto europeo che per il 50% è coltivato in Italia. «Dobbiamo dare seguito alle richieste del settore» conclude Ferrara.