“Da tutta questa discussione sta emergendo in maniera plastica l’importanza della produzione del Prosecco, che vede tre consorzi, un brand di successo, una bandiera per il nostro Paese, uno dei vini di maggior riferimento nel mondo. La produzione complessiva è di 600 milioni di bottiglie all’anno per 3 miliardi di euro l’anno di fatturato, l’esportazione supera l’utilizzo interno. E’ chiaro che stiamo dunque parlando del Made in Italy, del nostro genius loci, della passione per il territorio, di un brand che insieme agli altri costituisce la ricchezza delle nostre produzioni e dei nostri territori”. Lo ha detto il senatore del Pd Andrea Ferrazzi, capogruppo dem nella Commissione Ambiente, eletto in Veneto.
“Stiamo parlando – prosegue Ferrazzi – di produttori che hanno aumentato nell’ultimo periodo le vendite del 325 per cento anche attraverso l’e-commerce, che hanno dimostrato di essere un’eccellenza per la cura del processo, del prodotto e della comunicazione. Il tema non è solo, quindi, difendere il Prosecco dal Prosek croato, che è tutt’altro prodotto, ma sventare il pericolo di creare un precedente pericoloso per le menzioni speciali. E’ chiaro dunque che dobbiamo cercare alleati per questa battaglia nella Spagna e nella Francia, che con noi producono più del 50 per cento del vino mondiale. Se si apre la porta al riconoscimento di prodotti con nome assonanti, dove finiscono qualità, tutela del consumatore, credibilità? E’ necessario fare squadra nell’Ue con i Paesi che hanno tutto l’interesse a combattere questa battaglia con noi. E il governo in questa battaglia ha il pieno sostegno del Partito Democratico”.