Martedì è previsto in Senato il voto sul così detto Decreto Semplificazioni, quello sul quale stanno rinviando da giorni ogni confronto in commissione, proprio come successo con la Legge di Bilancio.
L’emendamento della maggioranza 8.500 prevede che dal 2020 i poteri del Commissario all’Agenda digitale passino al Presidente del Consiglio, il quale potrebbe a tal fine nominare con decreto (dunque senza bando di concorso) un contingente di esperti in “sviluppo di programmi e piattaforme su larga scala”, per una spesa annua di 6 milioni di euro (il costo di circa 120 unità di personale funzionariale).
Non è che ci sia qualche interesse di qualche azienda privata di comunicazione digitale magari vicina ai 5Stelle? Che ruolo avrebbe l’azienda Casaleggio, azienda privata proprietaria del simbolo 5Stelle”? Così il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in commissione Ambiente.


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