“A Milano Greta Thunberg e Vanessa Nakate durante #Youth4Climate urlano al mondo il ritardo della politica nei confronti della crisi climatica. Vanessa parla di “razzismo climatico” ed ha pienamente ragione: chi paga l’aumento della temperatura sono soprattutto gli ultimi della terra, i più poveri, i più indifesi. Urgono azioni. I passi dell’Unione europea sono importanti, come le decisioni assunte con gli Accordi di Parigi, ma le applicazioni pratiche e le scelte non sono al pari con gli impegni e le promesse. Le emissioni nocive, con le conseguenti catastrofi, stanno continuando a crescere, indifferenti alle vane parole.
Serve però una ulteriore consapevolezza: la “transizione senza traumi” di cui parla Greta non è possibile: la transizione provocherà traumi perché dovrà essere modificato il modello finanziario, industriale, sociale e culturale, e, giocoforza, questo provocherà anche tensioni. Dovrà essere la politica e dovranno essere le istituzioni a gestire la transizione, anticipando e guidando le scelte e le conseguenze delle scelte”. Lo scrive su Facebook il
senatore del Pd Andrea Ferrazzi, capogruppo in Commissione ambiente e territorio, vicepresidente della Commissione d’inchiesta sul traffico dei rifiuti.


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