“Le responsabilità della crisi dell’Alitalia sono purtroppo note e lo sono soprattutto ai suoi lavoratori, che hanno visto ridursi il loro numero, mentre i loro stipendi e i loro carichi di lavoro sono stati pienamente riportati nella media delle altre compagnie europee”. Lo dichiara il senatore del PD Marco Filippi.

“Dall’altro lato – spiega Filippi – non c’è stato un management capace di invertire realmente la rotta aziendale, con la messa a punto di un modello di compagnia nuovo, in grado cioè di sfruttare la centralità di Roma per offrire voli di qualità al giusto prezzo, non solo in ambito nazionale ma soprattutto in riferimento all’Europa, al Nord Africa e al Medio Oriente, tagliando i costi dei fornitori e dei servizi, grazie all’azione di manager che guardassero esclusivamente all’interesse della società”.

“Sono convinto che sia una strada ancora percorribile, senza sacrificare ulteriormente i lavoratori, ma ricercando i giusti partner. Fosse stata fatta a suo tempo tale scelta – conclude il senatore dem – ora Alitalia sarebbe probabilmente nelle stesse condizioni di Iberia, che ha ricominciato a produrre utili addirittura a meno di cinque anni da tagli più drastici e dalla fusione con British Airways”.


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