È notizia di ieri che sono stati presentati alcuni emendamenti al DL 312 (smaltimento arretrato civile) che tentano di estendere la legge delega di un altro anno, così da dare più tempo al Governo per intervenire. E puntuali come un orologio svizzero arrivano anche le insensate critiche del presidente Zaia. Sulla questione interviene il PD di zona del Bassanese. «Ormai il presidente è un disco rotto che intona il solito ritornello del ‘non sono stato io’ – afferma il portavoce Luigi Tasca – invece di continuare a perdere tempo ad attaccare chi sta cercando di fare, come le parlamentari Filippin e Stefani che hanno presentato gli emendamenti, il governatore farebbe meglio a provare a dare risposte ai veneti e al Veneto, una regione che da cinque anni naviga a vista senza nessun vero progetto. Se per Zaia la battaglia è chiusa, per il Pd del Bassanese non lo è e per questo continueremo a farci sentire con tutti gli strumenti che avremo a disposizione». L’accusa è quella di agire con interventi solo di facciata. «Non è di facciata l’impegno di chi sta provando a far cambiare una scelta sbagliata – continua Tasca – Zaia afferma che la soppressione del Tribunale è sembrata una stupidaggine fin da subito: ma allora perché il suo partito l’ha votata in massa? Di facciata sono piuttosto le passerelle del governatore Zaia che non hanno portato a nulla più di qualche foto sui giornali. Se Zaia vuole davvero l’interesse di Bassano e dei bassanesi, continui con noi la battaglia per il Tribunale della Pedemontana, lavori per un servizio ferroviario efficiente e moderno, proponga al Governo un progetto serio per l’autonomia, ci aiuti a far riaprire il Tempio Ossario, assicuri la permanenza dei servizi sanitari nel territorio. Sono tutte materie sulle quali la Regione può e deve fare la sua parte. Con i fatti, non con gli slogan».

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