Si è riunito ieri, per la prima volta in questa legislatura, il Comitato per i procedimenti d’accusa, chiamato a pronunciarsi sull’accusa di impeachment intentata dal Movimento 5 Stelle nei confronti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

«Le accuse a Napolitano – afferma la senatrice del Partito Democratico Rosanna Filippin, membra del Comitato – non hanno alcun fondamento giuridico. Ho letto con attenzione l’esposto presentato dai 5 Stelle, e posso assicurarvi che i capi di accusa verso il Presidente si fondano sul nulla. Sarebbe molto più utile dedicarsi a ragionare su come la Costituzione vada cambiata, perché le Istituzioni (Parlamento, Governo, Stato, Presidenza della Repubblica, Magistratura) diventino più snelle, efficaci e vicine ai cittadini ed ai loro problemi».

Rosanna Filippin, avvocato civilista e senatrice della Repubblica da questo mandato, invita ad abbassare i toni.

«Un conto è la battaglia politica – prosegue Filippin – che non deve mai uscire dalle regole e dalla civiltà, un conto sono gli sterili attacchi al Presidente della Repubblica, solo per ricercare un palcoscenico mediatico, che l’accelerazione sulle riforme voluta dal PD, ha tolto alle parti politiche che più giocano con la pancia degli elettori».

La senatrice bassanese ne ha anche per gli europarlamentari della Lega Nord, che si sono resi protagonisti di una contestazione a Napolitano, l’altro giorno a Bruxelles.
«Anche i colleghi della Lega – conclude Filippin – soffrono di questi tempi di complessi di inferiorità nei confronti di chi le cose sta tentando di cambiarle davvero. Intristisce la figura fatta dai leghisti durante il discorso di Napolitano all’Europarlamento: abbiamo notato, con rammarico e provando un po’ di vergogna, la performance della nostra conterranea. Per fortuna il Veneto in Europa può contare su ben altri rappresentanti».


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